Quante volte abbiamo sognato di poter viaggiare nel tempo per visitare epoche passate e respirare l’atmosfera di una volta? A Bovolone, in provincia di Verona, questo sogno si può realizzare, grazie a un bar che sposa l’originalità senza rinunciare alla tradizione. Il segreto di questo successo lo racconta Paolo, che assieme alla moglie Marisa gestisce l’antico bar Brunello, tra non poche sfide e moltissime soddisfazioni.
Da quanto ha aperto il bar Brunello?
In realtà il bar Brunello ha una lunga storia alle spalle. È stato aperto per la prima volta 100 anni fa e da allora è sempre stato gestito dalla famiglia di Marisa, mia moglie. È da quattro generazioni che viene tramandato e adesso è lei la titolare.
Quali sono le sfide più grandi di gestire un bar come il vostro?
La sfida più grande è probabilmente l’orario. Noi apriamo alle 7:00 e chiudiamo alle 19:00 perciò è molto impegnativo garantire il servizio per tutta la giornata, specialmente quando si ha a che fare con clienti maleducati. La maleducazione forse è una sfida ancora più grande.
E quali sono invece le soddisfazioni che vi motivano a continuare, nonostante tutto?
Beh sicuramente la soddisfazione più grande viene dai clienti, in particolare a me fa piacere quando i clienti vengono da fuori città apposta per prendere il ginseng senza zucchero o il nostro nocciolino.
Come descriverebbe i clienti del bar Brunello?
Sono adulti, lavoratori e pensionati, non abbiamo molti giovani e questo dipende anche dagli orari che facciamo. Per lo più comunque sono clienti affezionati.
Direbbe che il nocciolino è il prodotto preferito dai clienti?
Sì, ci dicono spesso che è il più buono della zona. E poi è un prodotto particolare, non si trova ovunque. Anche a noi piace molto.
Ci sono altri prodotti PAUSA che avete integrato nel locale?
Sì, oltre al nocciolino e al ginseng abbiamo anche i tè, le tisane e gli infusi. Il nostro prodotto preferito è forse l’infuso ai frutti di bosco.
Lei consiglierebbe i prodotti PAUSA ad altri baristi?
Sì certo, a noi piacciono molto, però non li consiglierei ai baristi della nostra zona.
Ha altri consigli per chi vorrebbe aprire un bar?
Non saprei, è molto difficile, è un investimento importante che comporta molte spese quindi bisogna pensarci bene. Però se uno ha una buona idea e propone qualcosa di originale, perché non provarci. A quel punto io consiglierei di puntare su un pubblico giovane.
Quali sono i vostri piani per il futuro?
I nostri piani per il futuro? Non saprei, forse lasciare il bar alla prossima generazione e godermi il tempo libero con mia moglie e la mia famiglia. Fino ad allora però continueremo a fare del nostro meglio per garantire ai clienti la qualità che ricercano e che ormai si aspettano di trovare al nostro bar.